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16 Agosto 2007

Intervista al ministro Parisi

Fonte: Oggi

Ministro Parisi, è vero che lei vorrebbe
ripristinare la leva ?
Perché questo clamore per la mia richiesta
diverificare lo stato di attuazione delle disposizioni sulla
sospensionedella leva? Per un semplice richiamo al rispetto delle disposizioni
di legge? Confesso che in un primo momento ho stentato a capire.La
spiegazione era invece semplice, sotto i miei occhi.

Persino lo stesso
quotidiano (La Stampa) che riportava nel suo titolo?”Parisi, leva
obbligatoria sospesa, non abolita”?, nella scheda a corredodell?articolo
scriveva infatti: ?leva, fondata nel 1861, abolita nel 2005??. Per il grande
pubblico, sembrerebbe, insomma, acquisito che il serviziomilitare
obbligatorio sia qualcosa che appartiene ad un passato ormai lontano e per
di più ad un passato destinato a nontornare mai più. In soli due anni, non
in un ventennio come lo stesso giornale dava ad intendere associando il tema
della leva alla reintroduzione degli esami di riparazione aboliti appunto da
ventanni, sembra che il principio stesso di partecipazione di tutti
icittadini alla difesa della Patria ? l?unico dovere definito ?sacro?
nellanostra Costituzione ?sia caduto nell?oblio generale.Così non è,
tuttavia in punta di diritto, così non è bene che sia in termini di principi
e valori chedevono regolare la partecipazione dei cittadini alla ?cosa
pubblica?.Alla sospensione della leva si è giunti con un lungo percorso,
iniziato allafine degli anni novanta e che ha quindi attraversato diverse
Legislature,quindi anche diversi Governi e maggioranze politiche. Ci si è
arrivati, perchè l’istituto della leva obbligatoria e assieme ad esso la
stessa obiezione di coscienza che ad essa si opponeva, certo anche a causa della
modalità di attuazione di entrambi si erano logorati assieme e
reciprocamente. Ma alla sospensione della leva ci si è
arrivatisoprattutto perché lo scenario internazionale impone anche
all?Italia di adeguare ilsuo strumento militare ad un genere di impieghi che
richiedono rapiderisposte alle crisi, con la partecipazione ad operazioni di
ripristino dellapace e della legalità internazionali con contingenti
militari altamenteprofessionali.Ma la leva non è stata mai abolita. Sia per
rispetto alpreciso obbligo costituzionale, ?il servizio militare è obbligatorio
neilimiti e modi stabiliti dalla legge?, sia per elementare misura di
prudenza,giacché nessuno può prevedere il futuro, e quindi le necessità
diricostituire di nuovo delle Forze armate in numero adeguato.

Ecco
perché si è stabilito che in caso di guerra, cioè della necessità di difendersi
da una aggressione al Paese proveniente dall’esterno, o di grave
crisiinternazionale, qualora non fosse possibile colmare le necessità
organichemediante il reclutamento di volontari o il richiamo in servizio di
questi,si dovrebbe procedere con il reclutamento obbligatorio.Questo
principio è stato ribadito in più occasioni successive, ogni voltache si è
provveduto, con dei Decreti Legislativi, ad affinare le procedureed a
definire i dettagli delle disposizioni legislative che hanno
portato,appunto, alla sospensione della leva.Ma i mass-media italiani
sembrano aver completamente perduto ogni traccia diquesto principio, sicché
si continua a sostenere che ?? la leva è stata abolita nel
2005?.

La verità, è invece che nessuno l?ha mai abolita, ed
il principio della partecipazione di tuttii cittadini alla difesa della
Patria, cioè della collettività di cuifacciamo parte, non è solo ?sacro? per
la Costituzione, ma è anche?sacrosanto? come per ogni comunità che mantenga
un senso di appartenenza e digiusta condivisione delle responsabilità fra tutti
i suoi membri.