OLBIA – ‘Il governo e’
costretto a prendere
le decisioni sotto dettato di centri di potere internazionali,
piu’ o meno istituzionalizzati, e dai mercati. E’ un governo
commissariato’. Lo ha detto a Olbia Arturo Parisi (Pd), ex
ministro della Difesa con
l’esecutivo Prodi, facendo il punto,
in qualita’ di coordinatore del comitato referendario per
l’abrogazione della legge elettorale, sulla raccolta delle firme
contro il Porcellum a quattro giorni dalla scadenza.
Riferendosi al rischio che, data la situazione politica, si
torni alle urne con la vecchia legge, Parisi ha affermato:
‘Si’, il rischio esiste. Abbiamo il problema di un governo che
non riesce a governare e di un Parlamento che non e’ rispettato
e non riesce a prendere decisioni per oggi e per domani. Non
possiamo piu’ stare in questa situazione’.
Con l’obiettivo di centrare entro il 30 settembre le 500.000
firme a sostegno del referendum, l’esponente del Pd ha
sottolineato che ‘il traguardo non coincide con la scadenza.
Speriamo di essere vittoriosi ma fino all’ultimo – ha garantito
– non venderemo la pelle dell’orso’. Circa il valore del
referendum quale strategia per abbattere le caste, Parisi ha
affermato che quello per la legge elettorale e’ un referendum
anti-casta. ‘La casta – ha precisato – e’ un gruppo di persone,
separate dai cittadini, che gode di privilegi. Questa legge
elettorale ha costituito una casta, ha separato gli eletti dagli
elettori e il Parlamento dal popolo’.