Roma – La scissione e’ “del tutto congelata” almeno per altre due settimane. A quel punto, dopo un confronto con il Paese e nella Margherita, Parisi e la sua corrente decideranno il da farsi “in liberta’”.
Dopo un colloquio con Francesco Rutelli nella sede Dl, Arturo Parisi, che era accompagnato da Franco Monaco, Antonio La Forgia e Natale D’Amico, ha riferito ai giornalisti l’esito dell’incontro spiegando che “possibilmente entro quindici giorni” assumeranno una decisione, facendo pero’ notare che la permanenza nei Dl non puo’ essere legata a un ricatto: “non rimarremo nella Margherita prigiornieri di un ricatto, non e’ utile al partito, alla coalizione e non e’ riguardoso verso Prodi”.
“Se il confronto si chiude in modo positivo e noi assumeremo degli impegni, allora li onoreremo. Se si conclude negativamente, ognuno fara’ le sue scelte, in liberta’, siamo uomini liberi”.
Parisi ha definito “positivo” l’incontro con Rutelli perche’ entrambe le parti erano animate da volonta’ di giungere a un “esito positivo”, ma ha confermato che giovedi’ non partecipera’ alla riunione dell’Assemblea federale perche’ sarebbe “contraddittorio e spiacevole”.