Roma – ”Noi abbiamo il dovere di ricercare la verita’ fino alla fine”.
Lo ha detto il ministro della Difesa, Arturo Parisi, rispondendo ai giornalisti che gli
hanno chiesto un commento alla notizia, riportata da Repubblica, secondo cui la Procura
militare di Roma ha riaperto l’inchiesta sull’eccidio di Cefalonia iscrivendo nel registro
degli indagati sette ex ufficiali e sottufficiali nazisti.
”L’episodio di Cefalonia
– ha affermato il ministro – e’ un momento glorioso della storia del nostro Paese e delle
nostre forze armate e, allo stesso tempo, tragico. Non possiamo fermarci e limitarci alla
memoria, la ricerca della verita’ – ha concluso – e’ altrettanto doverosa”.