25 Aprile 2004
Caro Francesco
Caro Francesco,
i dati elettorali relativi alla Sardegna mi confermano nella preoccupazione che vi ho rappresentato nella riunione dell’Ufficio di Presidenza di questo pomeriggio.
A parte le considerazioni affettive che mi legano alla mia terra, trecentomila elettori sono troppi perchè possano essere lasciati senza una proposta di rappresentanza e comunque rilevanti per il successo nazionale della nostra iniziativa. Dopo la sconfitta subita dalle ragioni dell’Isola a causa del mancato riconoscimento di una autonoma circoscrizione, e la drastica riduzione delle possibilità di elezione di un proprio rappresentante determinata dall’aumento del numero di preferenze, anche la sola illusione di un risultato è affidata alla individuazione di una candidatura unica nel quadro della nostra Lista, e soprattutto alla scelta di un candidato realmente unitario. Senza di questo i nostri elettori rischierebbero di disperdersi tra le varie proposte in campo o di ritrarsi in un astensionismo di protesta.
Per questo motivo ti vengo di nuovo a pregare perchè gli organi competenti, quelli del partito e quelli della Lista, siano sollecitati e sostenuti nella definizione di una adeguata soluzione del problema.
Poichè però mi rendo conto che non ci si può solo limitare a chiedere, e che ci sono momenti nei quali soprattutto quanti hanno maggiori responsabilità sono chiamati a dare testimonianza alle proprie convinzioni, voglio che tu e gli altri amici della Presidenza sappiano che, qualora non si riuscisse a trovare un’altra soluzione, sono pronto a mettermi a disposizione del partito e della lista per candidarmi nella circoscrizione delle isole. Questo senza alcuna condizione se non quella che la proposta mi venga rivolta a livello nazionale e locale dagli organi competenti del partito e dei partiti alleati solo come rassicurazione della condivisione dell’impegno comune.
Nel pregarti di riferire il contenuto della presente agli altri amici del partito e della lista, ti saluto con amicizia
Arturo