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13 Settembre 2010

AMBROSOLI: PARISI, PAROLE AGGHIACCIANTI DI ANDREOTTI

No! Andreotti non ci ha proprio convinto. Se in romanesco “andare a
cercarsela” equivalesse a dire in italiano “esporsi a gravi rischi a
causa dell’incarico assunto”, come pretenderebbe Andreotti sarebbe
urgente bandire l’uso del romanesco dal discorso politico. Peccato che
Andreotti abbia parlato in romanesco lungo tutta la sua vita. Sarebbe
bene che i romani lo invitassero a smetterla. Ho voluto attendere fino a
sera per cercare da qualche parte una smentita, una spiegazione, un
segno di ravvedimento. Non e’ questa la precisazione che attendevamo.
Quel suo “certo e’ che se l’andava cercando” a proposito della uccisione
di Giorgio Ambrosoli suona e resta agghiacciante. Un invito a farsi gli
affari propri, a non prendere posizione, ad evitare ogni
responsabilita’. In un tempo nel quale troppi invitano ad astenersi
dagli impegni pubblici per dedicarsi agli affari propri, in un momento
in cui troppi si impegnano in politica per fare meglio i propri affari,
ben altre erano le parole che ci saremmo attese a riconoscimento
dell’eroismo di un cittadino che ha dato “la vita” per la Patria, da
parte un cittadino che a vita siede in Parlamento perche’ ritenuto tra
quelli che meglio “hanno illustrato la Patria per gli altissimi meriti
nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario”.