Roma – La situazione della sicurezza in Afghanistan resta ”dura e impegnativa” ma l’unico confronto che si puo’ fare, rispetto al passato, e’ quello ”con il paese con se’ stesso rispetto a sei anni fa”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Arturo Parisi che ha riferito in audizione alle Commissioni difesa ed esteri di Camera e Senato. Parisi ha aggiunto che la situazione attuale, anche nelle zone sotto il controllo del nostro contingente, ”ci chiedela vigilanza ma non il terrore”. ”Occorre mantenere il senso della misura pur mantendo sempre alta la vigilanza”. Le due missioni, quella Isaf e quella Enduring freedom, restano ”distinte”, ha poi spiegato Parisi, ed attualmente esiste solo un ufficiale di collegamento ad unire le due realta’ operative. Per quanto riguarda, infine i tempi del potenziamento deimezzi a disposizione per i nostri soldati in Afghanistan, il ministro ha spiegato che i tempi sono stati il frutto di una ”attenta valutazione”. Una valutazione ”tecnica di mezziconsiderati adeguati, dopo la verifica del rapporto tra tra mezzi usati ed i fini da raggiungere”.