12 Novembre 2006
Afghanistan, i militari assicurano una cornice di sicurezza ma la risposta deve essere politica
Da sempre sosteniamo che la questione afghana non può affidare in alcun modo la sua soluzione al solo strumento militare. La missione Isaf, che sulla base di un voto dell’Onu l’Italia condivide con altri Paesi alleati, è infatti pensata, come dice il suo stesso nome, per mettere a disposizione del nuovo stato afghano una Forza Internazionale di Assistenza alla Sicurezza. Questo e solo questo. L’Assistenza della comunità Internazionale non può essere perciò considerata da nessun punto di vista come sostitutiva alla azione delle forze politiche nazionali. La Sicurezza non può essere considerata in alcun modo come esaustiva, ma come accade in ogni Paese solo come il quadro che rende possibile la vita civile e pertanto vede nel suo sviluppo il fine che la giustifica. Tutto il resto ne viene di conseguenza.