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26 Maggio 2007

“Parisi: il Pd risposta alla crisi della politica”

Autore: Filippo Peretti
Fonte: La Nuova Sardegna

Le elezioni amministrative sono
un primo test per il governo Prodi e la Giunta Soru?

Lo escludo senza
esitazione. Ogni tipo di elezione fa storia a sè. Ricordo gli studi che
quando ero ricercatore condussi su un campione di comuni che da anni votano
contemporaneamente alle politiche e alle comunali. Ebbene i dati dimostrano
senza alcun dubbio che anche in occasione di elezioni politiche fortemente
connotate una quota di elettori, una quota sufficiente a fare la differenza,
con una mano votava alle politiche per uno schieramento e con l’altra alle
comunali per quello opposto 착해빠졌어 mp3 다운로드. Figuriamoci in un turno intermedio come questo. No
le elezioni si dicono amministrative perchè appunto non sono politiche e
soprattutto si dicono al plurale perchè ogni comune è diverso dall’altro. E
giustamente.  Ognuna è una risposta ad una domanda distinta. Trarne
indicazioni politiche è infondato e allo stesso scorretto.

Lo dice
perchè avete paura del risultato di oggi?

“Lo dico ad urne chiuse. Come
l’ho detto ad urne aperte quando in ognuna, cioè in tutte le elezioni della
scorsa legislatura, la Cdl fu sconfitta duramente dagli elettori Skype for Business. Se
avessimo potuto leggere quei voti come un giudizio su Berlusconi, il suo
governo avrebbe dovuto fare le valigie già nel 2002.  

Nel
tracciare il primo bilancio di attività del governo lei ha detto che è stato un
anno “impegnativo” e ha poi aggiunto “positivo”. Si aspettava di
più?

“Certamente. E’ umano. E, visto che governare è governare per gli
altri e non per sè, direi che puntare più in alto è  doveroso. Tuttavia la
sera stessa nella quale conoscemmo i risultati elettorali, ci rendemmo
subito conto che la nostra strada sarebbe stata in salita 특허받은자장가 다운로드. Nè posso
dimenticare che in molti, certamente quasi tutta l’opposizione, esclusero
che saremmo arrivati a Natale. Invece non solo abbiamo superato l’anno, ma,
soprattutto, pur riconoscendo errori ed omissioni, e non solo nella
comunicazione, credo che in quest’anno il Paese abbia fatto strada. Basti
guardare ai principali indicatori economici e all’accresciuto credito
internazionale del quale godiamo.

E, dopo tre anni di governo
regionale, qual è ora il suo giudizio?

“Positivo. Decisamente positivo.
Lo dico da sardo e anche qui,le assicuro, non lo dico a cuor leggero. Sento
e vedo non pochi fatti col segno meno, ma in mezzo ad altri che hanno in
prevalenza il segno più 건쉽배틀 다운로드. So anche che siamo dentro una rivoluzione politica che
concentra sulla Presidenza attese e responsabilità, e allo stesso tempo
intesta al Presidente meriti ed accuse incomparabili con quelle del passato.
Spesso ci si dimentica che il governo della Sardegna non coincide col
Governo della Regione, ma che è e soprattutto deve essere il risultato di
una azione che coinvolge assieme al Governo regionale tutti gli enti che operano
sul territorio: i Comuni, le Province, lo Stato. E ci si dimentica che anche
la Regione non si esaurisce nella Presidenza. Da un tempo nel quale, tutto
era nelle mani dei partiti, e i diversi governi e rappresentanze erano,
ognuno e tutti assieme, deboli e allo stesso tempo irresponsabili dobbiamo
arrivare ad uno nel quale tutti sono forti e allo stesso tempo responsabili
cioè capaci di rendere conto ai cittadini Download the business card app.

Come procede la dismissione
dei beni di La Maddalena?

“Guardi l’unico precedente che riesca a
ricordare per la velocità di esecuzione è il varo del Parco dell’Asinara che
io stesso seguii quando ero sottosegretario alla Presidenza nel primo
Governo Prodi. Quanto alla dismissione dei beni non più necessari alla Difesa,
le posso solo dire che mai in passato è stato fatto tanta strada in così
poco tempo. A cominciare dall’accordo sul rilascio della base della
Maddalena tra il Governo centrale e il Ministero della Difesa americano che
ha trasformato in precise scadenze a adempimenti quello che a lungo era
stata una aspirazione e una rivendicazione 윈도우10 1803 iso 다운로드. Ormai siamo al conto alla
rovescia. Quanto ai beni della Difesa in via di dismissione, il ministero sta
predisponendo la documentazione tecnica e gli adempimenti per la
realizzazione degli accordi tra che il Sottosegretario Casula ha concordato
su mia delega col Presidente Soru. Per la Maddalena verrà sin d?ora
garantito il libero accesso al pubblico nelle zone di spiaggia di prossima
cessione”.

E Teulada?
“Per Teulada al fine di favorire la
stagione turistica il Ministero della Difesa sta operando per liberalizzare
al massimo possibile l?uso delle spiagge da parte del pubblico durante il
periodo estivo, in cui il poligono non è attivo, assicurando la  disponibilità
di ampi tratti bonificati Killing Floor. Queste concessioni potranno essere ulteriormente
ampliate negli anni a venire procedendo nelle bonifiche e nella riduzione
dei tratti effettivamente interessati dall?addestramento. Da sardo mi rendo
conto che la strada da fare è ancora molta, ma posso assicurare che tutto
quello che non è assolutamente indispensabile alla sicurezza della
Repubblica sarà reso disponibile per le altre funzioni necessarie al
servizio della cosa pubblica.

Si è acceso il confronto sullo tzunami
dell’anti-politica. Lei da tempo ha lanciato l’allarme turning me card game. Ora lo lanciano
anche D’Alema e Montezemolo.

“Guardi lo tzunami ha un solo antidoto: il
funzionamento pieno della democrazia. La riduzione dei costi dei politici è
certo il primo capitolo. Ma di sperequazioni nella società ce ne sono anche
altre, talvolta maggiori e crescenti. Il fatto è che i costi dei politici

appaiono ingiustificati, soprattutto quando li confrontiamo con i risultati
e con la legittimazione che è alla base della loro scelta 십이지천2 아시아서버 다운로드. Costi, risultati
e legittimazione devono essere affrontati assieme. Democrazia significa
contare, scegliere, riconoscere meriti e responsabilità. E’ questo che
indiviamo alle democrazie piu mature. La possibilità di scegliere il nostro
futuro come è capitato da poco in Francia, la speranza di chiudere col
passato come si augurano domani la maggioranza degli americani. Da noi il
cammino era a buon punto soprattutto nella democrazia locale. La nuova legge
elettorale ha invece bloccato il processo e invertito la direzione Tianlang Thermal Exhibition. Invece
di aumentare il potere dei cittadini, si sono moltiplicati i partiti e il
loro potere. Bisogna metterci riparo in fretta.

Altrimenti?

“Altrimenti finisce come sempre che l’alternativa è tra un governo degli
uomini qualunque e uno dei migliori, siano essi i tecnici, i ricchi, i
saggi, o addirittura i santi. Due scorciatorie che nella storia hanno sempre
fallito, due modi di dire la fine della democrazia. Per dare una risposta è
partita una gara tra il Parlamento e il Referendum. Io mi auguro che vinca
il Parlamento. Ma senza la prospettiva, il pungolo, la speranza e la paura del
referendum, ho idea che si fermi tutto.

Lei  sostiene che  Il
Partito democratico è una risposta alla crisi della politica? E in che
senso?

Se politica e democrazia è offrire ai cittadini la possibilità di
contare scegliendo il loro presente e il loro futuro noi dobbiamo definire
le diverse alternative a confronto. I piccoli progetti sostenuti da piccoli
soggetti, liste, listine o partitini che siano, che rinviano poi la risposta
ad accordi sottratti allo sguardo e alla scelta dei cittadini sono
inadeguati e allo stesso privi di quella legittimazione democratica che li fa
durare nel tempo. E’ tempo che nasca un grande progetto e quindi un grande
soggetto che lo incarni, lo interpreti e lo realizzi. Un soggetto guidato da
un progetto che vada anche oltre la durata di una legislatura, che è il
tempo del quale può prendersi la responsabilità una coalizione di partiti o
chi guida un governo. Questo soggetto si chiama ancora partito. Ma questo
partito non può essere più la semplice continuazione o fusione di nessuno dei
partiti esistenti. E’ ormai tempo di un partito nuovo. E’ tempo che il seme
piantato nel solco dell’Ulivo germogli in un partito nuovo.