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5 Febbraio 2000

I Democratici – La prima Assemblea delle Regioni – Venezia 5-6 febbraio 2000

Argomento:

Nelle esperienze di ciascuno di noi ci sono delle sensibilita’ particolari. Dobbiamo concentrarci su una visione comune che sia proficua per tutti. Dobbiamo recuperare una prospettiva positiva in una visione di sintesi.


Accolgo la proposta e ritengo necessario indire una conferenza sul programma 옵티머스 g kdz 다운로드. Una conferenza che si tenga fra quindici giorni circa.


Il nostro movimento deve fare un voto di poverta’ culturale. Non possiamo pensare di elaborare programmi in solitudine.


Percio’ io ho fatto riferimento al programma dell’Ulivo perche’ quello fu lo strumento principale con il quale si costrui’ l’Ulivo Math Yaho. Da questo punto dobbiamo partire per rilanciare la coalizione.


Non dobbiamo andare dagli altri con un programma definito; quello che noi proponiamo agli altri e’ un metodo non una proposta gia’ condivisa. Dobbiamo abbandonare questa pretesa di autosufficienza e di egemonia.


Noi abbiamo lanciato lo slogan “UNITI PER UNIRE” e per cambiare; ma questo secondo punto non piace a tutti 황제의딸 다운로드.


A luglio individuammo 3 obiettivi:


– accettazione del bipolarismo; allora non significava ancora compimento. Grazie alla nostra pressione le 7 forze che hanno sostenuto D’Alema dicono di sostenerlo;


– stabile condivisione dei principi del centrosinistra;


– cessione di sovranita’ come modo di costruzione della coalizione.


Noi non possiamo non confrontarci con tutte le proposte che ci vengono rivolte dalle altre componenti della coalizione.


La parte che mi ha provocato nel discorso di Veltroni e’ il si che ha detto a prescindere dalla nostra proposta: i DS si propongono, legittimamente, come un soggetto autosufficiente Hachi story. Dentro questa proposta c’e’ una


tentazione di egemonismo.


Noi non dobbiamo sottrarci dal confronto. Se no non e’ possibile essere uniti per unire.


Questo confronto non puo’ svolgersi all’insegna della categoria della “gamba di centro”.


Non ci interessa 항아리 게임 무료 다운로드. La nostra categoria di riferimento e’ quella del riformismo. Se fosse per il vocabolario noi abbiamo vinto; lo abbiamo cambiato completamente. Purtroppo e’ un vocabolario e cioe’ un libro a cui devono seguire i fatti.


Riformismo significa coerenza; l’incontro ha un senso solo se e’ un incontro su specifici punti.


Esiste un problema per la formazione delle prossime liste regionali 벼룩시장 앱 다운로드. Noi siamo entrati nella vicenda politica da movimento e non da partito quindi possiamo non presentarci. Possiamo e dobbiamo chiederci ogni volta se e quando presentarci.


La regola e’ semplice: man mano che l’imbuto si stringe la proposta deve essere sempre piu’ nitida. Il centrosinistra deve accettare le diversita’, dobbiamo essere larghi e pazienti 공굴리기 다운로드. Ancor piu’ nitida e’ la presentazione da soli; dobbiamo essere lineari e coerenti.


La coerenza e’ una questione di credibilita’ delle persone e degli atti. Non di parole. L’eventuale iniziativa che prenderemo deve avere una tale nitidezza da poter andare da soli contro il mondo. Noi abbiamo deciso di andare insieme Power of Attorney.


Nel caso non fossimo in condizioni di assicurare la qualita’ del progetto dobbiamo avere il coraggio di evitare di presentarci. L’obiettivo non e’ la semplice prova elettorale. Se ci presentiamo da soli dobbiamo allineare liste aperte che riescono a riassumere l’esperienza che vogliamo fare su scala nazionale, non per assicurare posti a qualcuno


Dobbiamo prendere in considerazione l’idea di correre il rischio di non presentarci Strongest Go.


Sara’ una delle prove di come affrontare il federalismo. Nel rispetto delle autonomie territoriali noi siamo parte di un progetto comune.


Il Movimento e’ cresciuto anche se ho ribadito e rinnovato le mie critiche e chiesto segni di cambiamento. Siamo dentro ad un torrente che va arginato opengl 4.5 다운로드. Ci siamo riusciti facendo in modo che alla foce arrivassero le acque migliori. Noi abbiamo un’idea di adesione partecipata che va rivisto. Siamo riusciti a superare molte difficolta’ interne.


L’impostazione federale deve diventare concretezza anche se e’ scritto nelle caratteristiche che hanno segnato quest’assemblea. Dobbiamo dimostrare una grande apertura, dobbiamo permettere a ciascuno un coinvolgimento aperto oppure di essere un sostenitore; dobbiamo creare una federazione aperta.


Questo e’ il tema dell’immediato futuro. Le cooptazioni non devono essere guidate dalle compensazioni per componenti. Dobbiamo reclutare energie di grande qualita’ assicurando ambienti rassicuranti che permettano di lavorare in modo proficuo.


Io ho il dovere di spiegarvi come ho scelto l’Esecutivo.
Io voglio una squadra che lavori con me a Roma .Non riconosco aree e componenti.
Propongo la formazione di questo Esecutivo:


Paolo Gentiloni
Antonio La Forgia
Marina Magistrelli
Pierluigi Mantini
Andrea Papini
Rino Piscitello


Propongo di istituire un comitato federale che riunisca i Coordinatori Regionali e che si riunisca almeno con cadenza settimanale.

Propongo inoltre la costituzione di un organo di direzione politica piu’ ampio di cui facciano parte tutti coloro che hanno responsabilita’ istituzionali e responsabilita’ nella direzione del Movimento; propongo inoltre che “Assemblea delle Regioni” abbia a regime riunioni almeno trimestrali anche se nei prossimi mesi si dovra’ riunire molto piu’ spesso, almeno un paio di volte al mese.