2222
3 Gennaio 2006

Unipol: Fassino nel mirino, bufera su intercettazioni

Fonte: Asca

Nel giorno in cui ‘Il Giornale’ riporta stralci ”del brogliaccio delle intercettazioni telefoniche” riferite al caso Unipol e riguardanti in particolare i colloqui tra il segretario dei DS e il manager Giovanni Consorte, Piero Fassino affida al suo portavoce il compito di intervenire per denunciare cio’ che ha mosso l’attacco del quotidiano milanese: ”Colpire i DS e il suo segretario con polveroni scandalistici”.

Ma gli alleati del partito della Quercia tacciono. Intervengono solo Antonio Di Pietro per richiamare l’attenzione sulla necessita’ di adottare un codice etico e il comunista Marco Rizzo auspicando che ”a sinistra maturi la consapevolezza che finanza e politica devono essere autonome”.

Parlano solo alcuni esponenti del partito di via Nazionale. Dopo le parole di Vannino Chiti che dalle colonne de ‘La Repubblica’ di oggi ammetteva che ”un partito non dovrebbe mai tifare, farebbe meglio a non schierarsi in vicende che riguardano vicende di mercato” e’ stata la volta di Massimo Brutti che si e’ domandato, in particolare, da dove venissero i brani pubblicati oggi da ‘Il Giornale’. 

Il responsabile Giustizia dei DS ha chiesto ”all’autorita’ giudiziaria di accertare con rigore e con tempestivita’ chi siano i responsabili di questa violazione del segreto di indagine che viene usata per inquinare il dibattito politico e che condiziona negativamente il corretto esercizio della giurisdizione”. 

Poco prima il portavoce di Fassino in una nota aveva posto l’accento sul silenzio seguito alla pubblicazione de ‘Il Giornale’ da parte della presidenza della Camera, dell’Authority sulla Privacy e della stessa magistratura. 

Immediata la nota dell’ufficio stampa di Montecitorio: ”La presidenza della Camera ha sempre difeso, senza bisogno di sollecitazioni le prerogative dei deputati a fronte di violazioni dei loro diritti costituzionali”.

La pubblicazione delle intercettazioni telefoniche torna ad alimentare lo scontro politico. Ma questa volta mentre il centrodestra, in particolare, Forza Italia, si scaglia contro i DS e la ”doppia morale”, il centrosinistra, per il momento, sceglie il silenzio.