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27 Luglio 2005

Unione. Prodi riparta dal collegio 12, Parisi: ‘Io ci sto’. Agli amici popolari ricordo….

BOLOGNA-“Conoscendo gli amici che hanno avanzato la proposta  e la passione unitaria che li ha caratterizzati dall’avvio dell’avventura dell’Ulivo e durante tutti queti anni non posso che condividerne lo spirito. Consapevole del significato simbolico che per l’Ulivo ha il collegio 12, d’altra parte nonostante risiedessi da trent’anni nel collegio, io stesso mi ero rifiutato di accettare la proposta di candidatura, e acconsentii a succedere a Prodi solo dopo ripetuti inviti e a condizione che, dopo la rottura del ’98, la proposta mi fosse avanzata in nome dell’Ulivo e come segno e strumento del suo rilancio”.

Ripartire da dove e’ iniziato un po’ tutto: da quel Collegio 12 per la Camera dei deputati -il ‘Bologna-Mazzini’- che segno’ l’inizio dell’avvenutura di Romano Prodi. Ripartire da li’ “non come un nuovo inizio, ma come il segno della continuita’, perche’ non abbiamo mai smesso: non ha mai smesso Prodi, non abbiamo mai smesso noi, e neppure i cittadini, di battersi per l’Ulivo e per il programma partito nel 1995”.


Arturo Parisi, presidente dell’assemblea federale della Margherita, giudica “una proposta assolutamente sensata” quella di chiedere a Romano Prodi, in vista delle politiche del 2006, di ricandidarsi nel Collegio 12 di Bologna, dove nel 1996 si presento’ per la prima volta e fu eletto deputato. “E’ il Collegio nel quale lui ed io risiediamo, discuteremo di questa cosa insieme, prenderemo insieme la decisione. Anzi, innazitutto lui”, afferma il leader degli ulivisti dentro la Margherita.


L’idea di far ripartire il Professore dal Collegio 12 e’ stata lanciata da un diellino di Bologna, Paolo Giuliani, ex segretario provinciale del Ppi, e ha trovato appoggio ai piani alti del partito locale. Compreso, appunto, Parisi, che il Collegio 12 eredito’ proprio da Prodi per le suppletive in cui sfido’, e sconfisse, il guazzalochiano Sante Tura (Parisi fu proclamato deputato nel ’99)


Parisi si dice dispostissimo, dunque, a “riconsegnare” il Collegio 12 al leader dell’Unione anche se, avverte, questa e’ una decisione che e’ “di competenza della coalizione, perche’ il candidato e’ il candidato della coalizione. La proposta, quindi, ha tutto il mio consenso- afferma Parisi- e tutta la mia simpatia, e quindi dichiaro tutto il mio sostegno, ma non e’ una scelta attuale, va affrontata dalla coalizione in tutta liberta’, perche’ il ‘posto’ appartiene solo ai cittadini”.