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28 Aprile 2005

Prodi: “Ancora peggio di ieri. Non ci si capisce più niente”

Fonte: la Repubblica

ROMA – “Bisognava tornare al voto, andate avanti ma siete profondamente divisi e il Paese avrà un governo inadeguato”. Il dibattito sulla fiducia al governo ha visto i leader dell’opposizione sparare a zero sul Berlusconi bis.


“Quello che ho detto ieri vale anche oggi, la critica viene però ulteriormente accentuata” è il commento di Romano Prodi. Nel discorso di replica alla Camera sul voto di fiducia il capo del governo ha “aggiunto al programma esposto ieri il vecchio contratto con gli italiani del 2001, peraltro già bocciato dagli elettori: a questo punto non ci si capisce più niente” conclude il leader dell’Unione.


Piero Fassino accusa Berlusconi di essere “dottor Jekill e mister Hyde” e poi lo incalza: “Lei sa benissimo che questa crisi aveva un solo esito: proprio perché era un fallimento di una politica aveva come unica soluzione quella di tornare a votare. Lei non ha avuto il coraggio di andarci perché sa di perdere”.


Il segretario dei Ds cerca di insinuarsi nelle contraddizioni degli avversari e ricorda al premier: “I suoi alleati hanno ritenuto di non andare a votare e sperano di attendere un po’ di tempo per cambiare chi li guiderà nel 2006”. “Questo – precisa Fassino – non è un processo alle intenzioni. Nel discorso dell’onorevole Follini, che ho apprezzato per chiarezza, ha detto che non c’è nulla di scontato, neanche la leadership”. “Mi pare – sottolinea Fassino – che siano parole sufficientemente chiare di cosa matura nel centrodestra”.


Poi il leader della Quercia risponde a Berlusconi che aveva accusato l’opposizione di pessimismo. “Io, vede presidente – dice Fassino – non sono affatto pessimista sul paese. E’ il sesto paese industriale del mondo. E’ uno straordinario patrimonio di competenza, di sapere, di tecnologia, di lavoro, ma un grande paese ha bisogno di un governo all’altezza e questa è la contraddizione che l’Italia paga perché chi lo guida è piccolo, inadeguato e incapace di governarlo. Questo è il tema”.


Francesco Rutelli dopo aver accusato il premier di nascondere con l’euroscetticismo il suo fallimento attacca: “Silvio Berlusconi vuole attuare sia il programma del 2001, sia un programma nuovo presentato qui ieri. Il presidente del Consiglio ha fallito in questi quattro anni. Avete l’illusione di votare per un programma, ma ne prendete due. Ma questo è impossibile, anche perché il secondo è in contraddizione con il primo”.


“Noi vogliamo costruire le condizioni per un nuovo governo – ha proseguito Rutelli – Berlusconi ha detto che non dobbiamo farci delle illusioni. Ha ragione, la stagione delle illusioni è finita. Ora inizia la stagione dell’onestà e della serietà, di una visione coraggiosa rivolta al futuro. Per questo l’Unione con Romano Prodi si candida a creare le condizioni per un nuovo governo e per una nuova fiducia nei cittadini italiani”.

“Siete in confusione profonda. Siamo di fronte ad una situazione in cui il primo che passa la spara grossa, il secondo lo corregge e il terzo dice che siamo noi a non aver capito” è la conclusione del leader della Margherita.


Duro con il governo anche Franco Giordano di Rifondazione comunista. “Ci sono leggi – ha detto il capogruppo di Rifondazione – che il Paese ha rifiutato, respinto e sono la legge 30, la Moratti e la Bossi-Fini.

Noi le abrogheremo perché sono totalmente inaccettabili. Questa è la ragione della vostra sconfitta che non le politiche di palazzo”.


Mentre Oliviero Diliberto dei Comunisti italiani descrive il premier con il titolo di un libro di Soriano. “Dopo lo show da stadio di questo pomeriggio – ha detto il segretario del Pdci – dimostrate di non riuscire a finire con un pizzico di dignità questa esperienza di governo. Avendo acoltanto il suo discorso, signor presidente, lei oggi mi appare ‘Triste, solitario y final'”.