Dicesi opposizione qualcosa che si oppone. Si può dunque chiamare opposizione il centrosinistra che da quattro anni e mezzo siede nel Parlamento italiano insieme alla maggioranza di Silvio Berlusconi? La risposta, per comodità, l’anticipiamo subito: no.
Lasciamo da parte le parole, le denunce e i proclami, che non mancano mai. Guardiamo machiavellicamente ai fatti. Quante volte, dal
Quante volte ci ha davvero provato? Raramente. E quando ci ha davvero provato? In una sola occasione, molto recente: la legge elettorale proporzionale, con cui il Cavaliere ha modificato le regole del gioco della partita in zona Cesarini.
“Bloccheremo il Parlamento” hanno annunciato, quasi stupiti di se stessi, i leader dell’Unione. Dopo quattro anni di leggi vergogna, ad personam, incostituzionali, quando si decide di “bloccare il Parlamento” con un vero e strenuo ostruzionismo e si organizza addirittura una manifestazione di piazza?
Quando ci sono di mezzo i voti. Quando invece c’erano di mezzo i valori, come la libertà d’informazione, la giustizia, la pace, i diritti dei lavoratori, l’ambiente, nulla di tutto questo: “moderare i toni”, “non demonizzare”, “attenti alla piazza”.
Poco da stupirsi, allora, se in piazza contro la proporzionale arrivano 60 mila persone, certamente meno delle 100 mila (comunque poche) decantate dagli organizzatori. Il 21 marzo 2002, al Circo Massimo con
Ma allora i partiti della cosiddetta opposizione subivano, non gradivano, spaccavano il capello in quattro sul “boomerang della piazza”. Poi ci sono scesi anche loro, ma solo quando gli rubavano i voti.
E, almeno a sentirli parlare, sono pronti a rifarlo se gli ruberanno qualche poltrona in tv: a ogni minaccia berlusconiana di abolire la par condicio, annunciano “guerra totale”. Cosa importante, la par condicio in campagna elettorale.
Ma forse un po’ meno della libertà d’informazione. Che non si calcola dal numero di poltrone riservate in tv ai politici di sinistra. Ma dal numero di notizie vere e di giornalisti liberi.
COALIZIONE POLITICA
Nome: ne ha avuti tanti: Ulivo, Centro-sinistra col trattino, centrosinistra senza trattino, Grande Ulivo, Ulivone, Gad, Fed, Alleanza eccetera. Ultimamente si fa chiamare Unione
Anagrafe: nata in migliaia di urne il 13 e 14 maggio 2001
Professione: sulla carta, opporsi al governo Berlusconi; nei fatti, non disturbare troppo il manovratore
Segni particolari: una spiccata sonnolenza, tendente talvolta al coma vigile, salvo quando viene toccata negli affetti più cari, i voti e il video
Hobby: il dialogo sulle riforme, gli inciuci sulla Rai, sulla giustizia e sulla guerra, ma soprattutto le scampagnate fuori porta al momento di bocciare le leggi vergogna
Motto: “A Berlusco’, ricordate de l’amici, ricordate de chi t’ha voluto bbene!” (Corrado Guzzanti, 2001)
Frase celebre: “Innanzitutto l’opposizione dev’essere sempre proporzionata a quello che fa il governo. Ci sono alcune questioni preliminari: il conflitto d’interessi, la libertà e il pluralismo dell’informazione televisiva e il rapporto con le forze sociali. L’opposizione dipenderà dal modo con cui Berlusconi si posizionerà rispetto a questi tre grandi temi. Se non avessimo su questi punti risposte rassicuranti, partiremmo in una condizione di aspra contrapposizione” (Massimo D’Alema, l’Unità, 9 giugno 2001)