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23 Ottobre 2006

Partito democratico: primarie sul leader

Autore: Monica Guerzoni
Fonte: Corriere della Sera
FRASCATI — Arturo Parisi lo aveva detto, il Partito democratico non è per
Prodi ma per gli eredi di Prodi. E ieri, dietro le quinte di Villa Tuscolana,
gli «eredi» del Professore, Francesco Rutelli e Piero Fassino, hanno siglato un
patto di ferro per il Partito democratico.

Un patto che riguarda anche la
leadership, tanto che il presidente della Margherita e il segretario della
Quercia avrebbero già concordato la tappa culminante del processo verso la nuova
casa dei riformisti: elezioni primarie per la scelta del leader nella primavera
del 2008.

Il via libera, a suo modo, lo ha dato lo stesso Prodi, dicendo a Repubblica che il suo obiettivo non è «dirigere» il Partito democratico. E
così ieri mattina Fassino ha disegnato l’imminente futuro: «Questa legislatura
può essere l’ultima di un ciclo cominciato negli anni Novanta, o l’inizio di un
ciclo nuovo della vita politica e sociale». Nuovo partito, nuovi contenuti,
nuovo leader… La sintonia tra Fassino e Rutelli è ostentata, il patto
generazionale sembra destinato a durare.

«Ds e Dl vogliono accelerare d’intesa
con Prodi», sprona il vicepremier. Oggi i due leader vedranno il presidente del
Pse Poul Nyrop Rasmussen, con l’obiettivo di sondare il gradimento del piano di
Fassino per scongiurare la scissione dell’ala sinistra dei Ds: trasformare il
gruppo parlamentare del Pse in un nuovo contenitore «socialista e democratico».

Sabato Rutelli ha sentito il vicepresidente del Partito democratico europeo
Francois Bayrou e ieri ha conversato a lungo con il capogruppo del Pde a
Strasburgo Graham Watson. Rutelli punta a intestarsi l’egemonia culturale della
futura ala liberale del Pd e per questo ha chiesto al senatore Antonio Polito di
intessere contatti con il mondo imprenditoriale e i partiti progressisti
d’Europa.

Ed è di nuovo querelle — e questa volta ai massimi livelli — sugli elenchi
delle primarie. Chi possiede i nomi dei 4.307.130 cittadini che il 16 ottobre
2005 si sono messi in fila per indicare il candidato premier dell’Unione? Ed è
vero, come sospettano gli ulivisti, che i nomi dei falsi tesserati della
Margherita sono stati presi dagli elenchi delle primarie?

Rutelli ha inviato una
lettera a Prodi per chiedere la lista, in quanto «la Margherita non ne dispone».
Ma neanche Prodi pare disporne e così il premier di missive ne ha inviate due:
una in via Nazionale per il ds Vannino Chiti e l’altra in via delle Fratte, sede
della Margherita, per il responsabile organizzativo Nicodemo Oliverio, cui
compete anche il tesseramento del suo partito.

«Rutelli — scrive Prodi — mi ha
chiesto gli elenchi e io mi rivolgo a voi che eravate i responsabili…». E oggi
nuova riunione della commissione di garanzia della Margherita, per far luce sul
tesseramento gonfiato.