ROMA – «In linea di principio si tratta di un discorso di buon senso» . All’inizio Franco Marini fa le lodi del dialogo «perché quando c’è di mezzo l’interesse del Paese occorre sempre cercare di essere costruttivi» .
Subito dopo però il responsabile organizzativo della Margherita avverte Sandro Bondi: «Mi dispiace, ma sei arrivato dopo il novantesimo minuto» . In altre parole, la partita del dialogo, almeno per il momento, è chiusa.
Perché c’è la campagna elettorale quasi in corso: «Se avessero scelto di fare come Schröder, cioè di anticipare le elezioni – precisa Marini – avremmo potuto voltare pagina e aprire subito un confronto. Ma questo non è avvenuto e ora, proprio in ossequio al bipolarismo, dobbiamo prima di tutto pensare a vincere le elezioni. Poi si vedrà» .
Ancora più duro il coordinatore dei Ds Vannino Chiti: «Il governo di unità nazionale non sta né in cielo né in terra.
E anche se Bondi avesse in mente un disegno neocentrista si sbaglierebbe di grosso perché il Paese si è avviato solidamente sulla strada del bipolarismo. Certo, il dialogo su alcuni temi importanti è un altro discorso. Però a giudicare da come stanno andando a testa bassa sulla riforma della giustizia non vedo buone prospettive.
Senza contare che quando parla di confronto con la Margherita e alcuni settori minoritari della sinistra, Bondi sembra usare un linguaggio da Terza Internazionale».
Ma poi, nel centrosinistra, ci sono i prodiani «duri e puri» come Franco Monaco. Che avverte: «No agli inciuci adombrati da un Bondi convertito d’incanto al fair play politico» .
Sulla stessa lunghezza d’onda il verde Alfonso Pecoraro Scanio convinto che nell’Unione «nessuno abboccherà all’inciucio» . Il collega di partito Paolo Cento giudica «improponibile» l’unità nazionale ed è convinto che il discorso del coordinatore di Forza Italia sia legato alla coscienza della «sconfitta imminente» .
Il comunista italiano Marco Rizzo parla di «invocazione dell’unità nazionale legata alla ricerca di una ciambella di salvataggio» . E il socialista Roberto Villetti ha il sospetto che l’unico obiettivo di Bondi sia quello di «insinuare sospetti nel centrosinistra per far saltare una volta per tutte il bipolarismo» .