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6 Settembre 2007

Legge elettorale, prodi rilancia: “Via al dialogo con Cdo e Udc”

Autore: Vincenzo La Manna
Fonte: Repubblica

Verificare l’attendibilità del “patto del pergolato”. Ma in ogni caso, nessuna “esclusiva” all’intesa di Gemonio tra Forza Italia, Alleanza nazionale e Lega. Perché il confronto sulla legge elettorale deve coinvolgere tutte le forze d’opposizione, compresa quindi l’Udc (senza ovviamente dimenticare quelle di maggioranza) All’indomani del vertice della Cdl nella residenza del Senatur, Romano Prodi indica il metodo da seguire per trovare l’accordo sulle riforme. E lo illustra al ministro delegato, Vannino Chiti, nel corso di un colloquio pomeridiano a Palazzo Chigi.
Il premier dà mandato al titolare per le Riforme e i Rapporti con il Parlamento di esplorare nuovamente le varie posizioni in campo, alla luce dell’apertura espressa martedì da Silvio Berlusconi, Gianfranco Fini e Umberto Bossi. Tenendo a mente l’obiettivo: cercare un’ampia ampia convergenza per modificare l’attuale legge. Indicazione chiara, in linea con il niunito rilanciato più volte


negli ultimi mesi dalCapo dello Stato, Giorgio Napolitano.
«Ci siamo letti reciprocamente sui giornali e ci siamo sentiti anche conl’opposizione», riferisce Chiti al termine dell’incontro con Prodi, annunciando che «alla ripresa dei lavori delle Camere, ci incontreremo e vedremo di affrontare la questione più concretamente». Nel merito, puntualizza: «Non vogliamo pii le liste bloccate. Per il resto, stiamo ragionando sulla possibilità di un proporzionale con sbarramento e sul premio di maggioranza».
Intanto, dentro l’Unione, i primi distinguo. Per il presidente del Senato, l’intesa nella Cdl «è una buona notizia’>. E dal Canada Franco Marini esprime «soddisfazione», perché «un accordo in uno schieramento è un dato positivo per tutti». Dal canto suo, il ministro della Difesa, Arturo Parisi, spera in «un accordo alto», pur ritenendo che l’intesa «possa svolgersi nel solco del sistemafrancese, e non sulmodello tedesco», anche per «la forma del semipresidenzialismo». Senza intesa, avverte, «ritengo che la maggioranza debba prendersi la

responsabilità di un’iniziativa parlamentare che azzeri lo squilibrio» determinato dal porcellum, «per ripristinare il mattarellum». «Siamo interessati a discutere», per «arrivare ad una soluzione positiva», ribadisce il segretario dei Ds, Piero Fassino, mentre il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Enrico Letta, sottolinea che «siamo costretti a fidarci’>, favorevole in ogni caso a «vedere le carte della Cdl».
A valutare «molto positivamente l’intesa» di Gemonio è Pier Ferdinando Casini, leader dell’Udc, «anche perché
spiega al Tgl liquida in modo chiaro e limpido le illusioni referendarie». A puntualizzare che «la risposta responsabile dell’opposizione» alle richieste di Napolitano «è arrivata», è il leghista Roberto Calderoli, secondo il quale «continua a mancare» invece «unaposizione unitarianella maggioranza». «Noi diciamo no ai ribaltoni e ai partitini», rimarca Giulio Tremonti, vicepresidente di Forza Italia. «Se la sinistra accettale nostre proposte assicura al Tg3 è arrivato il momento di fare la riforma».