Roma – “Provo amarezza perche’ avevo sperato fino alla fine e anche vegliato, per una resipiscenza almeno dei riformatori della Cdl”. A parlare e’ il presidente dell’Assemblea federale della Margherira, Arturo Parisi, riferendosi alle votazioni in aula a Montecitorio sulla legge elettorale. L’esponente diellino insiste sulla delusione per il comportamento dei moderati della Cdl.
“La mano non e’ stata guidata dalla coscienza, ma dalla disciplina di partito e dall’interesse di parte – afferma – ci eravamo illusi che almeno i riformatori presenti nel centrodestra onorassero il voto del referendum del 18 aprile ’93. Il loro tradimento rendera’ piu’ forte la nostra resistenza e la nostra battaglia per la democrazia dei cittadini”.