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28 Dicembre 2005

Le intercettazioni dei concertisti «Tu sei l’unico a sapere tutto». La telefonata al tesoriere ds

Autore: Paolo Biondani, Mario Gerevini, Biagio Marsiglia
Fonte: Corriere della Sera

La cena-summit di mezza estate in Costa Smeralda; il finanziere bresciano Emilio Gnutti che vuol chiedere la «protezione» di Silvio Berlusconi; il numero uno di Unipol Giovanni Consorte che parla della scalata Bnl e medita su una chiamata da fare al segretario dei ds Piero Fassino ma «senza dargli dettagli »; l’ex ad della Popolare Lodi, Gianpiero Fiorani, che assume una guardia del corpo; Gnutti che vende la macchina a Fiorani e che chiede 30 milioni di euro di prestito a Mps per i suoi figli; Fiorani tempestato di chiamate di Maria Cristina Rosati, moglie di Fazio: dai telefonini intercettati (e dall’integrale ricostruzione delle telefonate, come nel caso Consorte-Sposetti, senatore ds tesoriere del partito) emergono nuovi
dettagli sulle scalate a Bnl e Antonveneta, finite sotto la lente delle inchieste penali. 

Consorte-Sposetti 6 luglio, Consorte: « Non sa niente nessuno, lo sai solo tu come al solito, perché sei l’unico di cui mi fido… Li ho convinti… Quindi l’operazione la farebbe Unipol, le banche, le cooperative… Se riesco a chiudere la partita finanziaria è la più bella operazione fatta in Italia negli ultimi 15 anni… Adesso poi chiamo Fassino, perché questo mi chiama, si incazza che tutte le volte, dice, che chiama lui… ». (Consorte è titubante) «Vabbé chiamerò, però ho paura perfino a dirglielo… capito? ». Sposetti: «Tu dovresti essere… devi essere… dice, stiamo tentando. La cosa può andare bene… però… ». Consorte: « Esatto, senza dargli dettagli ». Sposetti: « Niente, niente Gianni, niente… ». Consorte: « Ormai stamattina Isvap e Banca d’Italia ci hanno dato il via libera eh… L’unica cosa col
Berlusca che però sembra non ci siano problemi, perché Berlusconi è l’unico problema che uscendo l’ingegnere (Francesco Gaetano Caltagirone, ndr), capito, diventa un’occasione totalmente ed esclusivamente della sinistra, perché sono le parole, le cooperative e Unipol capito? ». Sposetti: « E vabbé». Consorte: « Però sembra… fai una verifica… ti dico una cosa molto riservata però non parlarne con nessuno… sembra stanno facendo un’opa sulla Fiat ».

8 luglio, 21.30. Stefano Ricucci chiama Giovanni Consorte. « Giovanni stai preparando i circolari? ». Consorte: « Sono qui come una bestia che firmo, firmo e firmo… ». Ricucci rilancia: « Ti abbiamo servito la banca su un piatto d’argento… ». Consorte: « Non ti allargare, ché pure Fassino mi ha detto che voi Ricucci siete troppo esosi…». Un breve silenzio, poi l’immobiliarista domanda: « Con l’Isvap sei a posto? ». Consorte: « Sì, stiamo andando a Roma… È tutto a posto, tutto a posto ». E chiude la conversazione.
Il contenuto di questa telefonata, come si evince dalla relazione sulle intercettazioni confezionata dalle Fiamme gialle di Milano e consegnato alla Procura alla fine del luglio scorso, « è ulteriormente confermato da un’altra telefonata con la quale è verosimile ritenere che già dall’11 luglio Giovanni Consorte aveva raggiunto gli accordi che gli consentiranno di controllare indirettamente circa il 23%, oltre la quota già detenuta da Unipol ». 

Il bodyguard e Fiorani 1 luglio ore 8.13 dal telefonino di Fiorani. « Lo chiama la moglie — è scritto nei brogliacci riassuntivi della Gdf — e gli dice di un’Audi bianca sempre lì che sembra controllarli. Fiorani le dice che si è dimenticato di
dirglielo che è la guardia del corpo ». 

Con Ricucci allo Yachting 2 luglio. In Sardegna si sta organizzando una cena in cui si riuniscono, in un momento determinante, alcuni dei protagonisti delle scalate bancarie: con Fiorani, Ricucci e altri, c’è anche un banchiere della Deutsche Bank,
Michele Faissola. E poi c’è « Francesco» che è un Caltagirone, non si sa se
Bellavista o Gaetano. Dal brogliaccio delle Fiamme gialle: « Francesco chiama Fiorani, che era a fare la spesa, e lo invita da lui a Marinella-Cala di Volpe. Fiorani, che sta aspettando Sinigaglia (imprenditore veneto amico di Fiorani nonché socio e debitore importante della Popolare Lodi, ndr), dice di aver visto Stefano Ricucci che gli ha fatto conoscere un banchiere della Deutsche Bank. Francesco dice che quando si vedranno vuole evitare fotografie. Fiorani lo tranquillizza: noi siamo qui in incognito ».
Alle 11.21 telefona il senatore Luigi Grillo (nessuna trascrizione).
Alle 12.15 ancora Grillo.
Ore 14.17: « Fiorani chiama Ricucci che è a Cala di Volpe: lo invita a passare la serata insieme allo Yachting Club e Ricucci accetta. Fiorani gli chiede poi di invitare per la serata anche Michele “Felizzola” (Faissola della Deutsche Bank, ndr)».
17.01: il senatore Grillo chiama Fiorani.
17.26: Fiorani chiama Giovanni Consorte, parlano (14 minuti) delle trattative di Unipol per rilevare le quote Bnl in mano agli immobiliaristi: «Stefano (Ricucci, ndr) ormai si sente della partita… — dice Fiorani —. Gli ho detto che in una squadra ognuno ha il suo ruolo e in questa squadra Gianni (Consorte, ndr) è l’allenatore». Dal brogliaccio si legge anche: «Gianni dice a Fiorani che il messaggio è: “Noi compriamo da tutti tre” e che così facendo lui arriva al 29,78% e a quel punto … se gli “cacano il c….”, supera il 30% e gli fa il culo per i prossimi 20 anni. Gianni aggiunge poi: “Se sta ascoltando il maresciallo è bene che ascolti” … e dice che loro stanno lavorando con onestà e correttezza…».
Ore 20.36, il telefonino di Fiorani squilla a vuoto per 11 secondi : è la moglie di Fazio. Un minuto dopo stessa scena, un classico ormai. Comincia la cena e il telefono tace, tranne che per un telegrafico sms in arrivo: « Da Roma notizie non tranquillizzanti (su ok Bankitalia, ndr). Risulta anche a te? ».
Ore 10.35 e due secondi, chiama, a vuoto, la moglie di Fazio e poi richiama ancora dopo trenta secondi. Forse è un segnale.

Gnutti e l’auto
6 luglio, ore 11.09 dal telefonino di Gnutti. « Figlio per Gnutti… Gnutti dice che è con Fiorani e gli chiede della sua macchina. Il figlio gli dice che arriverà oggi e bisogna pagarla ». «Sentiamo Berlusconi»
18 luglio, ore 20.39, Fiorani chiama Gnutti. « Fiorani è scandalizzato dal portamento della Consob che ancora non ha autorizzato. Oggi la Borsa Italiana aveva fissato il calendario dell’Opa, mentre la Consob ha rimandato a domani … I due dicono di richiedere i danni alla Consob … Gnutti pensa che sia necessario chiamare Berlusconi. Gnutti dice che per un giorno stanno rischiando grosso. Gnutti suggerisce di chiamare Cardia, ma Fiorani non vorrebbe ottenere l’effetto contrario… ». Arriva la Gdf
25 luglio, ore 19.20, dal telefonino di Gnutti. « La segretaria avvisa che c’è una pattuglia della Finanza da loro, hanno un decreto da notificare al legale rappresentante ».
19.24 « Gnutti per Zulli (commercialista di fiducia, ndr) il quale dice che sta arrivando, ma Gnutti dice che deve andare in ufficio dalla Gdf, si vedranno lì ».
19.25 « Ettore (probabilmente Lonati, ndr) per Gnutti, commentano il sequestro delle azioni. Gnutti dice che sta andando a Milano dagli avvocati … che comunque stanno ascoltando tutto e stasera butterà via tutto».