6 Luglio 2005
L’anomalia di questa destra
Autore: Ezio Mauro
Fonte: la Repubblica
La destra italiana ha esportato ieri
in Europa il suo volto più protervo e allarmante, inscenando nell´aula
del Parlamento di Strasburgo una contestazione contro il presidente
Ciampi, in visita ufficiale alla Ue.
Quei tre leghisti costretti dal loro paganesimo ideologico a vestirsi
di verde, che alzano la bandiera padana di uno Stato inesistente mentre
schiamazzano contro l´euro, sarebbero – da soli – l´immagine di un
provincialismo spaesato, più patetico che gaglioffo. Ma di fronte
avevano il Presidente della Repubblica italiana. L´aula di Strasburgo
ha dunque assistito allo spettacolo inedito di un Capo di Stato
contestato in Europa dai parlamentari del suo Paese, a conferma di una
divaricazione morale, e non solo istituzionale tra questa destra e il
nostro Stato.
Dopo Casini, Fini e Follini che hanno denunciato immediatamente
l´aggressione preordinata dei leghisti, (mentre Prodi ha chiesto che se
ne vadano dal governo) anche Silvio Berlusconi ha dovuto condannare la
contestazione a Ciampi, e questa volta in modo non equivoco. Ma il
premier non può sfuggire al problema che Strasburgo ha rivelato: il suo
progetto di creare una moderna cultura conservatrice in Italia è
fallito come il suo governo. E nel tramonto del berlusconismo dopo
l´implosione di An, l´afasia di Forza Italia, il disincanto dell´Udc,
mancava soltanto il ritorno della Lega al suo istinto alieno ed
eversivo, fuori da ogni regola e da ogni responsabilità.
Se la Lega ricomincia a parlare di secessione con Speroni, a chiamare
il Capo dello Stato “il Ciampi”, ad aver bisogno di gesti “da estrema
destra” come dice Giorgio La Malfa (senza capire che suo padre non
avrebbe mai fatto parte di un governo con questi alleati), la colpa è
nell´incapacità del decennio berlusconiano di creare una destra
diversa, moderna ed europea. Non bastano le cene del lunedì, per
trasformare la Lega in forza di governo. E infatti Bossi era a cena ad
Arcore, lunedì sera, proprio mentre i suoi preparavano l´attacco a
Ciampi.
La realtà è che la destra italiana del 2005 è un´anomalia, come
dimostra ogni volta che si presenta in Europa. L´unica sua cifra è il
populismo, che crede di tenere insieme istituzioni e istinti, alieni e
governanti, barbari e ministri. Oggi la pentola dello stregone sta
scoppiando davanti all´Europa, nello spettacolo inquietante di una
politica sgangherata e cieca che contesta il suo vertice istituzionale,
uno dei pochi uomini pubblici italiani che l´Unione europea può ancora
applaudire.
Almeno, dopo ieri, non si parli mai più di “Casa comune dei moderati”.
A destra, i moderati sono una minoranza eretica, sovrastata dalla Lega
pronta ad urlare ciò che Berlusconi pensa.