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13 Ottobre 2005

Il peggio della politica

Autore: Antonio Padellaro
Fonte: l'Unità

Non c’è questione che non faccia continuamente emergere il fondo torbido e negativo di questa destra. Stanno sempre dalla parte sbagliata, si tratti di tutelare il voto segreto o l’eguaglianza di accesso al Parlamento tra donne e uomini. Sulle cosiddette quote rosa, la maggioranza, che ha fin qui blindato la legge elettorale, si sfascia per la prima volta. È una notizia positiva. La tragedia riguarda il muro sempre più alto che la politica maschile e maschilista innalza contro le donne. La chiusura mentale e culturale che induce il governo a considerare una grande conquista concedere alla presenza femminile nelle liste elettorali un risibile 25 per cento che però i partiti possono tranquillamente ignorare pagando una multa.


La mattina, invece, l’hanno trascorsa a occultare le tracce dei loro trucchi sul voto segreto che il ministro e intrattenitore Roberto Calderoli ha sbadatamente confessato. Come titolare delle Riforme istituzionali non gli si può nemmeno contestare la responsabilità dell’orrida devolution, legge scritta da ben altre teste e che lui probabilmente neppure ha letto.

Preferiamo il conversatore che sui divani di Montecitorio spiega come la lettura dei tabulati del servizio informatico della Camera renda il voto segreto non più tale. Una pratica illegale e con cui tenere sotto tiro e ricattare i potenziali dissenzienti. L’Unità lo scrive e Calderoli viene costretto a rimangiarsi tutto, con modalità stile fronte del porto. Ormai legiferano costantemente fuori dalla Costituzione e manipolando regole elettorali e procedendo per amnistie ad personam fra poco potranno celebrare la ventesima legge vergogna. Se il presidente Ciampi non li ferma prima.