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8 Ottobre 2005

Il garante di parte

Autore: Ezio Mauro
Fonte: la Repubblica

IL PRESIDENTE della Camera ha sentito il bisogno di spiegare che è diritto della maggioranza fare le riforme, compresa la riforma della legge elettorale, che a suo parere rispetta pienamente la Costituzione. Con questo frettoloso timbro istituzionale, impresso erga omnes proprio mentre il capo dello Stato ha espresso invece più di un dubbio di costituzionalità sulla nuova legge, Casini crede evidentemente di risolvere i problemi che lo riguardano e che invece permangono intatti: aggravandosi.


Non si può, infatti, parlare genericamente di “diritto della maggioranza” a fare le riforme ignorando lo specifico di questa riforma. Eccolo: l’attuale maggioranza, che ritiene ragionevolmente di diventare minoranza nella prossima legislatura, dichiara di voler cambiare la legge attraverso un meccanismo studiato appositamente per ridurre la quantità della vittoria dei suoi avversari, rinforzando invece il peso degli sconfitti.


Si tratta dunque di una legge “ad hoc”, l’ennesima del centrodestra, costruita dolosamente dalla parte che si ritiene perdente a danno della parte avversa. Il presidente della Camera, garante super partes nell’assemblea legislativa che deriva dall’applicazione della legge elettorale, non è il notaio parlamentare di un’operazione decisa altrove ma è il soggetto politico decisivo di questo strappo alle regole imposto al Paese dall’estremismo istituzionale della destra. Come dimostra la defenestrazione dorotea in atto di Follini, in questa fase Casini risponde senz’altro al suo ruolo di garante, ma garante di Berlusconi.


È una scelta che non stupisce. Ma manda in frantumi la responsabilità istituzionale che pure il presidente della Camera aveva mostrato in questi anni, le velleità di dare un’identità moderata al centrodestra, tutte le chiacchiere sul centro come riserva di moderna cultura repubblicana. Da oggi, sappiamo che nel Polo non c’è centro, ma solo destra. E in Italia la destra, tutta, può essere soltanto come Berlusconi, radicale ed estremista, cominciando dalle regole. Adesso sono davvero pronti per il partito unico.