L´ira di Marco
Tronchetti Provera, presidente di Telecom Italia, contro i “furbetti del
quartierino” che con le manovre estive hanno tentato di appropriarsi di
Antonveneta, Bnl, Rcs ma anche pezzi di industria come Telecom e Fiat, è totale. «Per quanto mi riguarda – ha precisato Tronchetti – questi signori sono fuori
(da Telecom, ndr.) e non ci metteranno più piede».
Il riferimento neanche tanto
velato è a Emilio Gnutti e Giovanni Consorte che recentemente hanno dovuto
rassegnare le dimissioni da Olimpia e Telecom.
Ma non è finita qui. Il numero
uno del gruppo telefonico ha dato mandato al professor Guido Rossi di valutare
se “il concerto” intorno ai titoli Olivetti nella fase precedente la vendita
dell´estate 2001, possa configurare reati perseguibili penalmente.
«Se, come
leggo dai giornali, si manipolarono i mercati per tenere il titolo alto – ha
detto Tronchetti Provera – i nostri avvocati hanno già in mano tutta la
documentazione per procedere legalmente. Se truffa è, che venga in superficie».
Nei giorni scorsi sia Repubblica che Il Sole 24 Ore avevano ventilato l´ipotesi
che gli acquisti di titoli Olivetti effettuati da Unipol nei primi sei mesi del
2001 e poi, in parte, venduti alla Pirelli, nascondesse in realtà un´azione di
sostegno sulle quotazioni che avrebbe poi influenzato il prezzo pagato dalla
società milanese, cioè 4,175 euro. E, a quanto si è potuto apprendere, a un
primo esame dal punto di vista giuridico-legale, non si può escludere che
possano essere stati commessi reati come la manipolazione del mercato, l´insider
trading e l´aggiotaggio.
Inoltre, anche la Pirelli pare sia decisa a fare la sua
parte. Nella trattativa in corso tra Olimpia e Hopa per rinnovare o disdettare
il patto di sindacato la Pirelli è seriamente intenzionata a portare avanti
questa seconda soluzione. Un consiglio di amministrazione risulta essere già
stato convocato per l´8-9 febbraio, giorno in cui occorre comunicare la disdetta
del patto da parte dei soci.
Tronchetti Provera porterà agli altri membri del
cda la sua posizione che è quella di rilevare il 2,8% di azioni Telecom di
competenza di Hopa in contanti più un premio già concordato di 208 milioni di
euro.
Le possibilità di arrivare a una mediazione prima di quella data sono al
momento assai esigue. A fine settimana torneranno a incontrarsi gli advisor
delle due parti, Roberto Poli e Bruno Ermolli, ma i tentativi delle banche
azioniste di Hopa di prolungare la permanenza in Olimpia sono ridotte al
lumicino.
Sembra quasi che il Monte dei Paschi, l´Antonveneta e Interbanca siano
molto preoccupate di una eventuale forte minusvalenza nei conti della
finanziaria che potrebbe sollevare coperchi finora rimasti chiusi.