2222
19 Gennaio 2005

Gad, primarie in maggio

Fonte: la Repubblica

ROMA – Le primarie del centrosinistra si terranno dopo il referendum sulla fecondazione e comunque entro il mese di maggio. Dopo le tensioni degli ultimi giorni sui risultati della Puglia, il vertice della Grande Alleanza Democratica ha deciso di rilanciare sulle primarie. L´appuntamento nazionale, però, non vedrà correre solo due candidati. Sia il Verde Alfonso Pecoraro Scanio, sia Antonio Di Pietro hanno già fatto sapere di essere pronti a scendere in pista.
Nel frattempo il centrosinistra si prepara alla sfida dando vita a un tavolo di lavoro che dovrà studiare le regole delle primarie e gli aspetti tecnici che possano evitare gli incidenti registrati in Puglia nell´organizzazione delle votazioni. Come ha annunciato Romano Prodi, poi, il primo febbraio verranno presentati tutti i candidati alle regionali e nello stesso mese si svolgerà una manifestazione nazionale. «Sono soddisfatto – ha detto il Professore al termine della riunione – ogni giorno c´è una sorpresa e questa è bella». Ossia è stata bella la vittoria di Nichi Vendola.
Anche i Ds in pubblico hanno fatto di tutto per dare un segnale di distensione. La segreteria ieri mattina ha rilanciato sulle primarie proponendole per la selezione di tutti i candidati a tutti i livelli. «Abbiamo espresso soddisfazione per la grande partecipazione in Puglia – ha spiegato Piero Fassino – e abbiamo riconfermato che nel mese di maggio si terranno le primarie per dare a Romano Prodi quella larga investitura democratica che rafforzi il suo ruolo di guida». Ma c´è anche un altro motivo per cui si celebreranno le primarie: «lo facciamo per un motivo pratico – ha osservato Francesco Rutelli – perché abbiamo pochi mezzi. Non possiamo fare la propaganda sfacciata che nel Lazio sta facendo Storace. Noi voteremo per Prodi, ma ci saranno anche altri candidati. Sarà una battaglia vera che farà risultare l´alleanza più credibile». Secondo il leader della Margherita, così è possibile «attirare le risorse di passione politica intorno a un progetto di governo. Le primarie saranno un bagno di democrazia». Ma un altro conto è applicarle a tutti i livelli. Un punto su cui l´esecutivo della Margherita non ha nascosto di nutrire più di un dubbio.
Nel centrosinistra, poi, da questo punto di vista c´è anche chi va oltre come Oliviero Diliberto. A suo giudizio, infatti, il Professore sta correndo un «rischio»: «Se si candidassero tutti, e non so come si farà a impedire a un Ds di candidarsi, ne uscirebbe molto indebolito». E in effetti Pecoraro Scanio annuncia: «Ci sarò anche io con un programma ecologista». Così come Di Pietro: «Per delle primarie vere, servono tanti candidati». Eppure, è la risposta di Arturo Parisi, «vanno fatte ad ogni costo. Si fanno comunque anche se ci possono essere dei rischi». Del resto, ammette lo stesso Fausto Bertinotti, «il pronostico è per la vittoria di Prodi». Anzi, è «certa», chiosa ancora Rutelli che insieme a Boselli ha ammonito proprio il leader del Prc: «E´ chiaro che se perdi, perde anche il tuo programma». E a proposito di programma, Prodi non ha escluso che il suo «laboratorio programmatico» possa essere dislocato a Bologna. E non sarà un semplice «tavolo sul programma, ma un´intera fabbrica».