21 Dicembre 2005
Darwin torna in aula. Il creazionismo bandito dalle scuole
Autore: Maurizio Molinari
Fonte: La Stampa
Insegnare la teoria del «disegno intelligente» nelle scuole pubbliche viola
la Costituzione: con questa motivazione un giudice federale della Pennsylvania
ha respinto la richiesta di inserire nei corsi di biologia anche riferimenti
alle spiegazioni religiose relative all’origine della vita sulla Terra.
La battaglia legale era iniziata nell’ottobre del 2004 allorché il
consiglio scolastico dell’area di Dover si era pronunciato – primo in tutti gli
Stati Uniti – a favore del «disegno intelligente» stabilendo che durante le
lezioni di biologia nelle scuole locali gli insegnanti avrebbero dovuto
specificare che la teoria evoluzionista di Chales Darwin «non è un fatto» e «ha
delle lacune» suggerendo agli studenti di consultare il libro di testo «Of
Pandas and People» (A proposito dei panda e delle persone) per avere più
informazioni in proposito. Un gruppo di famiglie del distretto di Dover si
oppose e iniziò, assieme all’Unione americana per le libertà civili, la
battaglia legale conclusasi ieri con il verdetto del giudice del distretto
federale di Harrisburg, John E. Jones III, assai esplicita: «I membri del
consiglio scolastico che votarono a favore del disegno intelligente non hanno
reso un buon servizio ai cittadini, agli studenti, ai genitori ed agli
insegnanti causando uno spreco di risorse umane e finanziarie nel tentativo di
avvalorare una tesi laica che in realtà altro non era che un pretesto per
promuovere la religione nelle classi delle scuole pubbliche».
La sentenza di Harrisburg fa notizia in America per via del fatto che il
disegno intelligente è diventato da tempo il cavallo di battaglia di quella
destra religiosa contraria alla teoria di Darwin, secondo il quale la vita sulla
Terra è frutto dell’evoluzione della specie. La decisione del giudice Jones è la
prima sul contenzioso fra scienza e fede sulla creazione della vita da quando
nel 1925, e le 139 pagine del testo della setenza si rifanno alla Costituzione
nel riaffermare il principio della divisione fra Stato e religione e quindi
della laicità delle scuole pubbliche. «La conclusione alla quale questa Corte è
giunta – è la tesi del giudice – è che sarebbe incostituzionale insegnare il
disegno intelligente in alternativa all’evoluzionismo durante le lezioni di
scienze nelle scuole pubbliche». Duro il giudizio anche nei confronti dei
sostenitori della teoria religiosa: «E’ ironico il fatto che costoro, così fieri
della loro religiosità, siano venuti di fronte alla Corte per mentire,
affermando di sostenere un principio di tipo laico». Ciò non toglie che la
teoria di Charles Darwin sia «imperfetta» ma «il fatto che non sia in grado di
fornire ogni spiegazione non può essere il pretesto per violare la separazione
fra Stato e religione».
Le famiglie che avevano presentato ricorso hanno salutato la sentenza come
una «vittoria della Costituzione» mentre la presidente del consiglio scolastico
di Dover, Bernadette Reinking, ha fatto sapere che non sarà presentato ricorso
per via del fatto che l’intera composizione di questo organismo è mutata a
seguito delle recenti elezioni che hanno visto battuti tutti i sei membri che
nel 2004 avevano sostenuto la teoria del disegno intelligente. A voler
continuare lo scontro legale sono invece associazioni di ispirazione religiosa
presenti in altri Stati, come il «Thomas More Law Center» di Ann Arbor, in
Michigan, il cui presidente Richard Thompson ha accusato il giudice Jones di
aver lanciato un «ignobile attacco nei confronti di quegli scienziani che
credono in Dio». Per il fronte anti-Darwin la sconfitta in Pennsylvania segue
quella subita in Georgia dove un tribunale ha ordinato di rimuovere dai libri di
testo adesivi con riferimenti al disegno intelligente. Mentre lo Stato dove
l’evoluzionismo resta più contestato è il Kansas che in novembre ha approvato
nuovi regolamenti scolastici che mettono in dubbio le conclusioni di Charles
Darwin.