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12 Aprile 2005

Comunali, l´Unione accelera

Autore: Andrea Montanari
Fonte: la Repubblica

Entro l´estate l´Unione sceglierà l´anti-Albertini. Da ieri, infatti, il tavolo del centrosinistra in vista delle Comunali del 2006 è una realtà. E tutti i segretari dei partiti della coalizione, durante la riunione convocata per esaminare i risultati delle Regionali, hanno sottoscritto un «patto di ferro». Obiettivo, conquistare il governo di Milano e far nascere il programma dalla partecipazione democratica anche di tutte le realtà che si riconoscono nel centrosinistra, dai movimenti alle associazioni. Un traguardo certo ambizioso, ma a portata di mano, anche grazie al lavoro di questi anni di opposizione in consiglio comunale. «Siamo solo all´inizio – commenta il segretario cittadino dei Ds Pierfrancesco Majorino – ma siamo partiti col piede giusto. Da ora in poi, il dialogo con tutte le forze che vogliono voltare pagina in questa città è aperto». Nella prossima riunione fissata per il 29 si definiranno tempi e modalità del percorso, ma la traccia c´è già: sarà la carta d´intenti, già sperimentata con successo nella campagna elettorale per le Provinciali, che portò alla vittoria Filippo Penati. Ma da ieri una cosa è certa: la coalizione ha ritrovato la sua unità. D´accordo anche Sdi, dopo le polemiche dei giorni scorsi. «È stata la miglior partenza possibile – spiega Marco Mastrangelo della segreteria cittadina socialista – Non vogliamo che si sposi la tesi di un terzismo qualsiasi, ma recuperare anche la storia e l´esperienza passata del buon governo della città».
Recuperare il meglio della tradizione passata e intercettare l´elettorato deluso dagli anni di governo del centrodestra: è d´accordo anche il presidente della Margherita Nando Dalla Chiesa, che però lancia un messaggio: «Non possiamo fare archeologia politica». Poi traccia un identikit del candidato sindaco ottimale: «Non un moderato scialbo, ma nemmeno un radicale ideologizzato. Può anche essere un radicale per passione, ma deve anche essere una persona credibile, di cui l´elettorato si possa fidare».
Rifondazione comunista punta l´accento soprattutto su un programma alternativo a come la Casa delle libertà ha affrontato i problemi di Milano. Ma, sull´ipotesi di un appoggio esterno di una lista civica taglia corto: «Sono per una coalizione plurale, ma dico con chiarezza che sarà l´Unione ha scegliere il candidato o la candidata e a definire il programma. E non altri. Se altri vogliono dare un contributo non ci sono preclusioni, ma solo a queste condizioni».
Nel dibattito interviene anche l´associazione Libertà e Giustizia: all´incontro di ieri sera a Milano è stato distribuito un questionario in cui si chiede di dare indicazioni se il candidato debba essere un politico di professione o un uomo della società civile, un milanese o di un´altra città, se servono le primarie o se il leader vada scelto dall´Unione, se deve essere uomo o donna e anche la fascia d´età.
Spetterà ora al tavolo del centrosinistra definire le priorità del programma, dopo aver ascoltato tutti. Qualcuno azzarda perfino che il nome del candidato o della candidata sindaco dell´Unione potrebbe essere annunciato al prossimo festival nazionale dell´Unità, che quest´anno si svolgerà proprio a Milano. Ieri i rappresentanti dell´Unione si sono impegnati a non fare nomi per non bruciarli. Resisteranno alla tentazione.