27 Ottobre 2005
Ciampi: “Pensare ai problemi reali del Paese”
Fonte: Corriere della Sera
ROMA – «L’agenda delle istituzioni si basi sui problemi reali dell’Italia». Lo ha detto il presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, ricevendo i nuovi cavalieri del lavoro. Alla cerimonia erano presenti anche il premier Silvio Berlusconi, il ministro Scajola e i presidenti delle Camere. «Il benessere della comunità – ha detto testualmente Ciampi in un passaggio del suo discorso – riguarda tutti e incide direttamente sul nostro successo». «Per questo – ha aggiunto – le imprese possono e devono contribuire al dialogo sociale, a un dibattito delle idee sul futuro della Nazione, sull’agenda delle istituzioni che si basi sui problemi reali dell’Italia».
I PREZZI – Il presidente è intervenuto anche sui temi economici. E per prima cosa ha invitato ad «abbassare i prezzi». Un intervento a favore del mondo produttivo che si aggiunge a quelli già svolti in passato a sostegno del made in Italy. «Le imprese riconquistino i consumatori – ha esortato Ciampi -. Per il rilancio dell’economia in Italia c’è ancora molto da lavorare».
SEGNI DI RIPRESA – Il capo dello Stato vede tuttavia «segnali di ripresa» perché «la fase discendente sembra in esaurimento». Ma occorre consolidarli, questi segnali di rilancio, con politiche adeguate, in particolare sostenendo gli investimenti reali, cioè negli impianti industriali, altrimenti incoraggiando i consumatori si rischia di avvantaggiare i competitori esteri. In un settore che considera «vitale», il turismo, Ciampi chiede «una pronta reazione, un approfondimento severo, quasi spietato» e la consapevolezza che «certamente servono prezzi più contenuti, ma soprattutto una forte, sistematica azione per rilanciare l’immagine dell’Italia».
PROTETTI DALL’EURO – «Viviamo un momento difficile, l’onda d’urto della globalizzazione dei mercati ha avuto una pervasività, una dimensione al di là delle previsioni più spinte. Eppure in questo periodo l’impresa italiana ha saputo rimanere sui mercati, ha avviato alleanze feconde con università ed enti di ricerca. L’Italia non subirà un lento processo di deindustrializzazione». A superare il momento difficile che ha rischiato di innescare in Italia un processo di deindustrializzazione, ha detto Ciampi, ha dato un grande contributo la moneta europea. «La diga rappresentata dalla stabilità monetaria e finanziaria creata dall’euro ci ha protetto anche dalle ripercussioni di crisi di importanti imprese produttive e finanziarie e dai loro riflessi di carattere generale».