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3 Maggio 2001

Cabina Enel, per Tura è ok

Il dipietrista Alvisi: "Ma la Giunta ha rifiutato ogni alternativa"
Fonte: Il Domani di Bologna

Una vera calamita: la cabina dell’Enel che dovrebbe venire insediata ai Giardini Margherita attira polemiche e suscita botte e risposte fra i candidati del collegio 12. Per primo, lo scorso anno, era intervenuto Arturo Parisi. Il leader dei democratici era intervenuto presso il governo chiedendo di trovare un’altra collocazione ottenendo la disponibilità del ministero della Difesa per ospitare la cabina alla Staveco. Sabato scorso era toccato al ministro Bordon incontrare il comitato delle scuole Fortuzzi, che si batte da tempo per impedire la realizzazione. Nell’occasione, il ministro per l’ambiente aveva detto di condividere le preoccupazioni dei genitori. Ieri è stata la volta di Sante Tura: il candidato del centrodestra ha detto in sostanza che la scelta fu fatta dalla giunta Vitali e che ora la sinistra “vorrebbe cavalcarla per ottenere un vantaggio propagandistico”. Sarebbe stasto giusto costruirla in una sede diversa, ha osservato Tura, ma “tenendo conto di tutte le protezioni possibili imposte dalla giunta Guazzaloca” la si può lasciare dove è prevista.
All’ematologo controbatte il candidato dell’Italia dei valori, Mario Alvisi, per il quale non si può “giustificare la giunta Guazzaloca che, assieme all’Enel, ha rifiutato qualunque proposta alternativa. Sante tura ha dimenticato il giuramento di Ippocrate che, fra l’altro, predicava il rispetto dell’ambiente”. Replica anche dal portavoce provinciale dell’Asinello, Giuseppe Paruolo, che ricorda come “l’Enel, la giunta, e la maggioranza di centrodestra siano rimaste sorde ad ogni richiesta e l’unico parlamentare del polo che si sia interessato alla vicenda, Massimo Palmizio, non è stato ricandidato”. Inoltre, secondo l’esponente dei Democratici – che è anche capogruppo in consiglio comunale – “la concessione originaria non era certo quella di oggi”.