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23 Maggio 2005

7 anni a Previti per Imi-Sir. Assolto per il Lodo

Fonte: la Repubblica.it

Sette anni di reclusione per Cesare Previti e Attilio Pacifico, sei anni per Vittorio Metta, tre anni per Felice Rovelli, cinque anni per Renato Squillante, due anni per Primarosa Battistelli, e assoluzione per Giovanni Acampora, il legale giudicato solo per la vicenda legata al Lodo Mondadori. Sono queste le condanne inflitte oggi dai giudici della Corte d’Appello di Milano agli imputati accusati di corruzione in atti giudiziari nell’ambito del processo Lodo Mondadori-Imi Sir.

La Corte presieduta da Roberto Pallini ha ritenuto gli imputati colpevoli nell’ambito della vicenda legata al contenzioso tra l’Imi e la Sir e ha assolto invece tutti dall’accusa di aver ”comprato” la sentenza del Lodo Mondadori, riducendo sensibilmente le pene che erano state inflitte, invece, dall Tribunale di Milano, in primo grado, il 29 aprile del 2003. La Corte ha inoltre revocato la liquidazione dei danni in favore delle parti civili, presidenza del Consiglio dei ministri e Imi-Sir.


Per la vicenda Imi-Sir i giudici di Milano hanno ridotto le condanne per tutti gli imputati di Imi-Sir/Lodo Mondadori: Previti da 11 a 7 anni, Pacifico, da 11 a 7; Metta, da 13 annia 6. E ancora Renato Squillante, da 8 anni e 6 mesi a 5; Felice Rovelli, da 6 a 3; Primarosa Battistella da 4 anni e 6 mesi a 2 anni.


“Siamo soddisfatti a metà” commenta Giorgio Perroni, legale di Cesare Previti. “Restano due fatti – prosegue l’avvocato – per i quali speriamo di ribaltare la valutazione in Cassazione”. “Il teorema accusatorio è stato sconfessato” spiega l’altro legale di Previti, Alessandro Sammarco.


Di tutt’altro avviso Giuliano Pisapia, legale di parte civile nell’ambito del processo di secondo grado sul Lodo Imi: “Sentenza incomprensibile e contraddittoria perchè Metta viene ritenuto responsabile per un episodio mentre per l’altro, nonostante la presenza di elementi probatori e indiziari, viene assolto anche se in forma dubitatoria”.


Tace invece Ilda Boccassini, che ha istruito e sostenuto l’accusa nel processo di primo grado Imi-Sir/Lodo Mondadori. Il magistrato, a Palermo per partecipare alle iniziative nel tredicesimo anniversario della strage di Capaci in cui morirono il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta, taglia corto: “Nessun commento”.